In questi giorni di brutto tempo, neve e freddo, cosa c’è di meglio dello stare chiusi nella propria casetta, mettere le mani in pasta e spargere per la casa un delizioso profumo di pane? Beh, ci sono alcune cose meglio che mi vengono in mente, ma ognuno fa quel che può per scacciare la tristezza, ed io ho fatto questo.
Per fare il pane alle olive, se cercate su internet, troverete tante ricette diverse quanti sono i blog di cucina. Io, come sempre, ho dato un’occhiata a varie fonti, compreso un libro di cucina che ho in casa sui pani e i vari impasti, e poi alla fine ho fatto come mi pareva a me! La differenza non sta tanto negli ingredienti quanto nella lavorazione. Per dire, ho trovato una ricetta nel libro (per panini allo speck, ma credo cambi poco) in cui, dopo aver impastato, si lascia riposare tutto per 10 minuti, si incorpora speck e burro, si rilavora, si fanno le pallette e si fanno riposare altri 30 minuti prima di cuocerli in forno. Mh.
La mia famiglia ha una tradizione da generazioni e generazioni per la focaccia. Da noi si chiama “pinzone”, è una focaccia con un impasto tipo pizza molto lievitato. Siamo bravi da decenni in questa cosa. E allora, che ho fatto io? Ho applicato quella lavorazione ai panini alle olive. E adesso vi dico come ho fatto e che ne è venuto fuori.
Ingredienti:
500 g di farina
25 g di lievito di birra
250 ml di acqua tiepida
1/2 cucchiaio di sale
la punta di un cucchiaio di zucchero
un cucchiaio di olio e.v.o.
350 g di olive
1/2 bicchiere di latte tiepido
Preparazione:
Fare la fontana con la farina: al centro mettere l’olio, lo zucchero e l’acqua in cui avrete sciolto il lievito di birra. Distribuire il sale all’esterno, mescolare dal centro verso l’esterno ed impastare pian piano fino a quando vi è possibile (più si impasta, meglio gli ingredienti si distribuiscono , più il calore delle vostre mani aiuta la lievitazione a partire col piede giusto!) fino ad ottenere una bella pallotta di pasta elastica. Lasciare lievitare in ambiente caldo e non ventilato per 30 minuti. Passato questo tempo, in cui intanto avrete scolato le olive e le avrete tagliate a pezzettini, incorporate le olive all’impasto e cominciate a formare delle palline delle dimensioni medie fra la pallina da golf e quella da tennis, bagnandole con un po’ di latte tiepido per renderle un po’ più morbide. Sistemare le palline sulla teglia con carta forno e lasciar lievitare al caldo per altre due ore. Vedrete che le palline aumenteranno del loro volume, quindi sistematele ben distanziate fra loro. Passate le due ore, cuocete in forno già ben caldo per mezz’oretta circa. L’odore parlerà da sé, e in ogni caso date un’occhiata alla parte di sotto, che non si colori troppo.
Il risultato è questo:
Questo slideshow richiede JavaScript.
considerate che, come vedete, non si colorano molto di sopra (o almeno i miei non l’hanno fatto), quindi non fate affidamento su quello, per la cottura. Il mio socio Taglia mi suggeriva, per farli un pochino più dorati, di spennellarli prima di metterli in forno con olio diluito in un po’ d’acqua. Ma a me per ora interessava che fossero buoni. E lo erano! Sono spariti abbastanza in fretta da farmi capire che anche gli altri hanno apprezzato!
Una piccola nota: dopo di questi, ho provato panini con il medesimo procedimento, a cui però invece delle olive ho unito dell’origano. Buonissimi, ma ho due considerazioni da fare:
1. senza le olive, già parecchio saporite di loro, ho dovuto aggiungere più sale all’impasto, arrivando fino ad un cucchiaio intero;
2. i panini con l’origano mi sono venuti molto più morbidi, quelli alle olive più croccanti. Io non so se dipenda semplicemente dall’umidità, dal tempo, o se abbia anche a che fare con quel po’ di salamoia in cui le olive erano conservate, se anche quella abbia influito. Non so, io vi dico le cose come stanno, le conclusioni le farà qualcuno più bravo di me.